summaryrefslogtreecommitdiff
path: root/chapters
diff options
context:
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mode:
authorSanto Cariotti <santo@dcariotti.me>2021-03-10 22:45:14 +0100
committerSanto Cariotti <santo@dcariotti.me>2021-03-10 22:45:14 +0100
commit0317b73dd2df27287eb5dee7f3cac4195191a5f4 (patch)
tree0731bd9b1dc0863e7b40f3e3d561c213c3208dd5 /chapters
parent59e1587ba88f266726cb604d3eee045af12d14d5 (diff)
chapter4: add relation model
Diffstat (limited to 'chapters')
-rw-r--r--chapters/relation.tex15
1 files changed, 15 insertions, 0 deletions
diff --git a/chapters/relation.tex b/chapters/relation.tex
new file mode 100644
index 0000000..84d67cd
--- /dev/null
+++ b/chapters/relation.tex
@@ -0,0 +1,15 @@
+Qui di seguito è riportato uno schema logico del database mediante modello Relazionale.
+\begin{figure}[htp]
+\centering
+\includegraphics[scale=0.70]{data/relation.png}
+\caption{Modello relazionale}
+\label{}
+\end{figure}
+
+Come si può ben vedere sono state fatte delle modifiche:
+\begin{itemize}
+\item Repository: aggiunte le date di creazione e modifica;
+\item Branch: ha un suo id come PK, in modo da accedervi più facilmente tramite backend. Questo perché i branch permettono anche lo slash nel nome, cosa che andrebbe a creare errore se passato nell'endpoint;
+\item Commit: ha un campo \verb|tree| che si riferisce al parent: può ovviamente essere null. Dato che il commit può essere scritto da massimo 2 persone, ho preferito aggiungere i campi \verb|author_id| e \verb|commiter_id|;
+\item Person: ha un campo \verb|hash_md5| che calcola l'MD5\footnote{https://en.wikipedia.org/wiki/MD5} dell'email una volta sola: usato per il gravatar;
+\end{itemize}